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"La vita è talmente straordinaria da essere a volte anche un luogo comune." Così scrive Silvia Rosada, con un felice paradosso, in questo romanzo che maliziosamente allude al gioco dei sentimenti governato dal gioco imperscrutabile del caso o della fortuna. L'amore al tempo del gratta e vinci" è imperniato sulla figura, ricca di sfaccettature psicologiche, di un impiegato di banca - Fred Bernasconi - che, grazie al fortuito acquisto di un biglietto del Gratta e vinci, entra in possesso di una considerevole somma di denaro. La vita di Fred è fatta di svolte che, via via, lo aiutano a superare la depressione, lo riscattano dalla piatta quotidianità, lo liberano da certe piccole manie, gli fanno scoprire, infine, il vero amore. Le cose cambiano a prescindere dalla vincita. Più che all'impiego del denaro, considerato come un dono inaspettato e non come una ragione di vita, l'interesse dell'autrice è rivolto al variegato mondo familiare e lavorativo in cui si muove il protagonista all'interno di una città facilmente identificabile: Varese. Ed è un mondo nel quale un'attenzione particolare è riservata ai personaggi femminili - la madre di Fred, le colleghe di lavoro, amiche e conoscenti varie - e alla loro posizione nella società di oggi. "Le donne fanno piú miracoli dei santi" osserva la Rosada a suggello del romanzo.